H COME AMORE
Disabiità e sessualità: è un tabù?
Inutile negarlo: siamo tutti diversi. Ma abbiamo tutti gli stessi sogni e le stesse paure.
E soprattutto gli stessi bisogni. Mentali e fisici.
Stefano - o come lo chiamano tutti “Stefanino” - è un uomo di trentasei anni e, anche se gioca con le macchinine e disegna con i pennarelli, il suo corpo è quello di un adulto: spuntano i primi capelli bianchi, le prime rughe sul viso e ha il desiderio quotidiano di soddisfare la propria sessualità.
Solo la madre, in un mondo troppo bigotto e menefreghista, si preoccupa di questo lato “oscuro” di cui nessuno sembra volersi accorgere. E si rivolge ad una “professionista” come si fa quando si ha bisogno di risolvere un problema: Halina, russa, di una bellezza un po’ appariscente si presenta a casa di Stefanino. Ed è qua che comincia la nostra storia.
Mesi di ricerche, interviste, studi, hanno portato Riccio alla stesura di un testo pieno di dettagli che apre punti di vista inaspettati: “tutto quello che c’è nello spettacolo è vero: non abbiamo fatto altro che ricomporre un mosaico di testimonianze” dice Riccio. Gaia Nanni, per molti anni ha collaborato con l’associazione “Trisomia 21” sente questo spettacolo come un'urgenza: “necessario” lo ha definito “perché è un argomento di cui si deve parlare”.
scritto e diretto da
ALESSANDRO RICCIO
con
GAIA NANNI
ALESSANDRO RICCIO
DEANNA MELAI
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Alessandro Riccio e Gaia Nanni, si ritrovano sul palco assieme dopo l’enorme successo de “La Meccanica dell’Amore” (che ha visto la Nanni candidata al Premio UBU come migliore attrice per l’incredibile interpretazione della bambola meccanica) per ricreare nuovamente magia e divertimento. Con loro Deanna Melai nella parte della madre di Stefanino, un po’ matta e un po’ geniale.
Il debutto al Teatro Comunale di Antella – diretto da Riccardo Massai che ha accolto con entusiasmo in cartellone questa proposta perché in linea con moltissime produzioni che lo stesso Massai ha realizzato con ragazzi e adulti portatori di disabilità di vario tipo - ha ottenuto tre settimane di tutto esaurito con commenti entusiastici da parte di tutto il pubblico.
"H come amore si consegnerebbe, automaticamente, alle cose da non perdere di un Teatro che cerca gli eredi di mostri sacri che vanno inseorabilmente incartapecorendosi..." - LUIGI SCARDIGLI - Megliomeno.com (qua la recensione completa)
"Un grande lavoro di verità, il racconto di una favola moderna che abbatte pregiudizi a suon di sorrisi..." ALESSANDRA MANENTI - Teatrionline.com (qua la recensione completa)
"Alessandro Riccio dimostra un’abilità ed una naturalezza nella rappresentazione della disabilità che ci lascia stupefatti: senza cadere mai nella macchietta stereotipata, alterna un cervello che si inceppa e frasi spezzate dense di significato..." - MICHELE D'AMBROSIO - Gufetto. press (qua la recesione completa)
"Quando uno spettacolo teatrale dice qualcosa di più di una semplice storia e, in particolare, tocca temi di “urgenza sociale” con tatto e intelligenza, vale la pena soffermarsi..." STEFANO MINIATI - Stamptoscana.it (qua l'intervista completa)
luci Lorenzo Girolami |
costumi Veronica di Pietrantonio |
assistente tecnico Alessio Bellini |
coreografia Serena Puccini |
foto di scena Federica Gambacciani |
sarta Daniela Ortolani |